NEWS: La selezione film di Middle East Now 2015

RISE - Wings ok
Ecco la selezione dei titoli di Middle East Now 2015. A breve il programma completo con giorni, orari e sale di tutte le proiezioni. 43 titoli in programma, premiati nei migliori festival internazionali, di cui 18 cortometraggi37 tra anteprime italiane e internazionali. Un viaggio in Afghanistan, Algeria, Egitto, Emirati Arabi, Kurdistan, Iran, Iraq, Israele, Libano, Libia, Marocco, Tunisia, Palestina, Siria e per la prima volta in Turchia.

 

LUNGOMETRAGGI e DOCUMENTARI

Tales di Rakhshan Bani-Etemad
(Iran, 2014, 88’) vo. persiano, sottotitoli: italiano, inglese
Iran, oggi. La regista Rakhshan Bani-Etemad, “grande signora” del cinema iraniano proprio insieme a Fatemeh Motamed Arya, sua attrice preferita, disegna un potente affresco della società contemporanea iraniana, incentrato su una serie di personaggi soprattutto femminili. Partendo da situazioni di profonda crisi sociale, Tales è una storia d’amore di madri e figli, mariti e mogli, donne e uomini la cui passione dà loro la speranza e la forza di superare le difficoltà, di continuare le loro battaglie per il conseguimento di una vita migliore.

The Mulberry House di Sara Ishaq
(Yemen , Syria , Egypt, Scotland, United Arab Emirates, 2013, 65′) vo. arabo, sottotitoli: italiano, inglese
Dopo 10 anni trascorsi in Scozia, la regista decide di tornare in Yemen con la sua telecamera, nella casa in cui ha trascorso la sua infanzia. Scoppiano le rivolte contro l’autoritario Presidente Saleh, e da subito la sua famiglia è coinvolta nelle proteste, e la regista stessa diventa corrispondente per i media internazionali. Documentario toccante e intenso sui cambiamenti e le speranze dentro e fuori dalla sua casa.

No Land’s Song di Ayat Najafi
(Iran, Germania, Francia, 2014, 90’) vo. persiano, inglese, francese, sottotitoli: italiano, inglese
In Iran è vietato per le donne cantare da soliste davanti a un pubblico misto. Il sogno della giovane compositrice Sara Najafi, di portare su un palco due cantanti iraniane insieme a tre artiste francesi, si trasforma in un viaggio avvincente tra i divieti e i tabù di un sistema che prova a opporsi alla forza rivoluzionaria della musica e delle donne… Un documentario pluripremiato ai festival internazionali, a meta’ strada tra il thriller politico e il viaggio musicale.

Until I lose my Breath di Emine Emel Balci 
(Turchia, Germania, 2015, 94’) vo. turco, sottotitoli: italiano, inglese
Film d’esordio della giovane e talentuosa regista turca Emine Emel Balci, presentato in anteprima al Festival di Berlino. Serap, una ragazza ventenne a cui è morta la madre, lavora in una fabbrica di tessuti a Istanbul. Vive a casa della sorella, ma il suo unico desiderio è quello di convincere il padre camionista a tener fede alla sua promessa, e affittare un appartamento per loro due. Ma lui è del tutto indifferente ai suoi desideri, e così Serap decide di prendere in mano la situazione. Il racconto di un rapporto padre-figlia e di un amore incondizionato, girato in pieno stile fratelli Dardenne.

Hamama di Nujoom Alghanem [Focus UAE]
(Emirati Arabi, 2010, 63’) vo. arabo, sottotitoli: italiano, inglese
Hamama, guaritrice quasi novantenne, è una leggenda vivente degli Emirati Arabi. Le sue doti di curatrice sono di valore inestimabile per le centinaia di persone che continuano ad andare a trovarla ogni giorno a Sharjah, Il documentario segue Hamama nel dilemma tra la grande responsabilità morale del curare il prossimo, e il fronteggiare gli anni che passano.

The Blue Veiled di Rakhshan Bani-Etemad
(Iran, 85’, 1995) vo. persiano, sottotitoli: inglese, italiano
La coppia Fatemeh Motamed Arya e Rakhshan Bani Etemad in un film di forte impegno sociale e di sentimenti che ha segnato la strada del cinema iraniano post-rivoluzionario. Il proprietario di una fabbrica di pomodori, dopo la morte della moglie, s’innamora di una giovane operaia, povera ma orgogliosa. Mentre tutti cercano di ostacolare la relazione, l’uomo farà una scelta che sfida le convenzioni sociali.

Turning Thirteen – An Unusual Bar Mitzvah Film di Dana Idsis
(Israele, 2013, 58’) vo. ebraico, sottotitoli: italiano, inglese
Il documentario segue i preparativi per il Bar Mitzvah – il momento in cui un bambino ebreo raggiunge l’età della maturità – di Guy, fratello minore autistico della regista. Nel corso dei preparativi, si rivela la realtà quotidiana e complessa che la famiglia deve affrontare, a tratti difficile ma anche piena di umorismo, e si scopre la visione unica che Guy ha del mondo.

10949 Women di Nassima Guessoum
(Algeria, Francia, 2014, 75’) vo. arabo, sottotitoli: italiano, inglese
In questo film intenso e intimo, “miglior documentario” al festival di Algeri, la regista incontra Nassima Hablal, un’eroina della rivoluzione algerina ormai dimenticata. Come una nonna con la sua nipotina, Nassima, allegra, affascinante e ironica, le racconta la sua storia di donna in guerra, e attraverso i suoi racconti ricostruisce una parte della storia dell’Algeria, per capire meglio il presente.

The Narrow Frame of Midnight di Tala Hadid
(Marocco, UK, Francia, Qatar, 2014, 93’) vo. arabo, francese, sottotitoli: italiano, inglese
Storia di un viaggio attraverso il Marocco, Istanbul e le pianure del Kurdistan. Aicha, una bambina orfana marocchina cade nelle mani di una coppia di criminali. Zacaria, scrittore metà marocchino e metà iracheno, rinuncia alla sua carriera per cercare il fratello, scomparso con un gruppo di fondamentalisti. Le loro strade s’incrociano per un breve momento, il tempo che serve a Zacaria per salvare Aicha e affidarla alla sua ex compagna Judith, terza figura emblematica del film.

This is my Land di Tamara Erde
(Francia, Israele, 2014, 90’) vo. arabo, ebraico, sottotitoli: italiano, inglese
Come viene insegnata la storia nelle scuole palestinesi e israeliane? Il documentario segue diversi insegnanti israeliani e palestinesi nel corso di un anno scolastico. Attraverso conversazioni e continue sfide con gli studenti, gli spettatori s’immergono nell’effetto profondo che il conflitto israelo-palestinese trasmette alle future generazioni.

Once Upon a Time, Cinema di Mohsen Makhmalbaf
(Iran, 1992, 90’) vo persiano, sottotitoli: italiano, inglese
L’attrice Simin Mohtamed Arya in un’opera pluripremiata che le ha spalancato le porte della notorietà internazionale. Primo film della trilogia che il grande regista Mohsen Makhmalbaf ha dedicato alla storia del cinema iraniano, la pellicola racconta l’avventura dell’introduzione del cinema alla corte Qajar. Un racconto fantastico, che mette in luce la forza del cinema contro il dispotismo.

The Valley di Ghassan Salhab
(Libano, Francia, Germania, Qatar, EAU, 2014, 135’) vo. arabo, francese, sottotitoli: italiano, inglese
L’ultimo magistrale film di Ghassan Sahlab, acclamato autore del cinema libanese. Dopo un incidente stradale su una strada di montagna isolata, un uomo di mezza età perde la memoria, quando incontra delle persone con la macchina guasta, e dà loro una mano a farla ripartire. Questi personaggi misteriosi lo portano nella grande tenuta che hanno nella valle della Bekaa, luogo in cui si fa agricoltura ma anche traffici illegali, che forse il protagonista non lascerà mai più… Miglior Film al festival di Abu Dhabi, per un dramma interiore sull’instabilità e la complessità del Libano di oggi.

Private Revolutions: Young, Female, Egyptians di Alexandra Schneider
(Egitto, Austria, 2014, 98’) vo. arabo, sottotitoli: italiano, inglese
Documentario sul coraggio e la forza di volontà di quattro giovani donne egiziane. L’attivista Sharbat, ripudiata dal marito a causa del suo impegno politico; Fatema, sorella musulmana impegnata e madre di tre bambini; Amani, che gestisce una radio e una casa editrice sui diritti delle donne; e la nubiana May, che lavora a un progetto di sviluppo in una zona molto conservatrice. Il film le segue nella loro lotta quotidiana per la giustizia e l’uguaglianza di genere.

Tarzan and Arab di Paul Fischer
(Palestina, UK, 2014, 40’) vo. arabo, inglese, sottotitoli: italiano, inglese
Documentario sulla storia incredibile dei gemelli registi palestinesi Tarzan e Arab, che dopo essere cresciuti in una Gaza senza sale cinematografiche, da adulti iniziano a girare film di successo, diventando le nuove promesse del cinema made in Palestina.

From My Syrian Room di Hazem Alhamwi
(Siria, Francia, Germania, Libano, Qatar, 2014, 70’) vo. arabo, sottotitoli: italiano, inglese
Com’è possibile restare umani in un paese in cui fin da piccoli si è educati ad annullare la propria individualità? Nella sua infanzia il pittore e regista siriano Hzem Alhamwi riusciva a sentirsi libero solo disegnando ossessivamente, chiuso nella sua stanza. Ma allo scoppio della rivoluzione nel 2011 si ritrova incapace ad affrontare il terrore. Ripercorrendo i suoi ricordi, il regista ci racconta il potente desiderio di libertà di un’intera nazione.

In the Sands of Babylon di Mohammed Al-Daradji
(Iraq, UK, 2013, 92’) vo. arabo, inglese, sottotitoli: italiano, inglese
L’ultimo film del talentuoso regista iracheno Mohammad Al Daradji, vincitore del festival di Abu Dhabi. Partendo dalla Guerra del Golfo del 1991, il film racconta la storia di Ibrahim, soldato iracheno che scappa dal Kuwait ed è catturato come traditore dalle Guardie di Saddam Hussein. Mentre si trova in carcere scoppia una rivoluzione, che dà speranza ai prigionieri. Le vicende e le verità su Ibrahim riaffiorano nel 2013, attraverso le testimonianze e i segreti di tre sopravvissuti alla rivolta. Struggente docu-drama, che tra passato e presente, finzione e realtà, rivisita uno dei momenti tragici della storia irachena.

A Few Cubic Meters of Love di Jamshid Mahmoudi
(Afghanistan, Iran, 2014, 90’) vo. pashto, persiano, sottotitoli: italiano, inglese
Il film che l’Afghanistan ha candidato agli Oscar 2015. Nella periferia di Tehran, una piccola fabbrica dà lavoro illegalmente ai rifugiati Afgani, che con le loro famiglie vivono in vecchi container e sistemazioni di fortuna. Saber, un giovane operaio iraniano, s’incontra di nascosto con Marona, figlia dell’afgano Abdolsalam. Tra i due scoppia un’innocente storia d’amore: ma il destino di questa coppia di Romeo e Giulietta afgani sarà difficile da prevedere.

Fest of Duty di Firouzeh Khosrovani
(Iran, 2014, 60’), vo persiano, sottotitoli: italiano, inglese
Per i musulmani la pubertà inizia a nove anni. In Iran, l’occasione viene celebrata con una festa, la “cerimonia del dovere”, che rimane impressa nel ricordo delle ragazzine. Nel suo documentario la regista torna a incontrare due ragazzine 8 anni dopo: Melika e Maryam, cugine e all’epoca amiche del cuore, commentano quella giornata e ci raccontano la direzione che hanno preso le loro vite.

Censored Voices di Mor Loushy
(Israele, 2015, 84’) vo. ebraico, inglese, sottotitoli: italiano, inglese
Una settimana dopo la “guerra sei giorni” del 1967, un gruppo di giovani dei Kibbutz guidati dal famoso scrittore Amos Oz e dal giornalista Avraham Shapira, registra conversazioni intime con i soldati di ritorno dalla battaglia. L’esercito israeliano censurò queste registrazioni, consendo di pubblicarne solo una minima parte. Il documentario “Censored Voices” svela finalmente queste registrazioni proibite, che raccontano di quando Israele si trasformò da Davide in Golia.

Our Terrible Country di Mohammad Ali Atassi, Ziad Homsi
(Siria, Libano, 2014, 85’) vo. arabo, inglese, sottotitoli: italiano, inglese
Un documentario sulle laceranti ferite della Siria, viste attraverso il pericoloso viaggio di Yassin Haj Saleh, un noto intellettuale e dissidente siriano, tra i primi ad aderire alla rivoluzione, e del giovane fotografo Ziad Homsi, dalla città liberata di Douma verso Raqqa nel nord della Siria, per poi essere costretti a lasciare il paese verso un temporaneo esilio in Turchia. Un film sul rapporto tra due generazioni, coinvolta ognuna a suo modo nella rivoluzione siriana, che ne rivela le speranze, gli inganni e le sconfitte. Vincitore del “Grand Prix” al festival FID di Marsiglia.

The Wanted 18 di Amer Shomali e Paul Cowan
(Palestina, Francia, Canada, 2014, 75’) vo. arabo, ebraico, inglese sottotitoli: italiano, inglese
Film pluripremiato ai festival internazionali, The Wanted 18 è il documentario che attraverso animazione, disegni e interviste, ricostruisce una storia vera e incredibile accaduta duranta la Prima Intifada: la caccia dell’esercito israeliano alle 18 mucche del villaggio palestinese di Beit Sahour, la cui produzione autonoma di latte venne dichiarata “minaccia alla sicurezza nazionale di Israele”. Il risultato è un incantevole omaggio all’ingenuità e alla potenza dell’attivismo sociale.

Life May Be di Mania Akbari e Mark Cousins
(Iran, UK, 2014, 80’) vo. Inglese, persiano, sottotitoli: inglese, italiano
Un film epistolare, dialogo cinematografico tra Mark Cousin, celebre regista inglese, e l’iraniana Mania Akbari, attrice scoperta da Kiarostami e oggi affermata regista. Un confronto sulla diversità di culture, di genere e di sensibilità artistica, che coinvolge lo spettatore come la più affascinante delle storie d’amore.

YOL di Yilmaz Güney, Serif Gören
(Turchia, Svizzera, Francia, 1981, 109′) vo. turco, inglese, persiano, sottotitoli: italiano
Capolavoro del cinema curdo e Palma d’oro al Festival di Cannes, Yol (“La strada”) è un ritratto della società turca dopo il colpo di Stato del 1980, raccontata attraverso le storie di cinque detenuti, che dopo lunghi anni trascorsi in carcere ottengono una sospirata licenza di otto giorni. Il film ha avuto una lavorazione avventurosa, diretto dal regista Yilmaz Güney mentre si trovava in prigione.

Ich Liebe Dich di Emine Emel Balci
(Turchia, Germania, 2012, 75’) vo. turco, tedesco, sottotitoli: italiano, inglese
Una legge tedesca prevede che le mogli degli emigrati in Germania imparino il tedesco. Le donne di una delle zone piu’ remote della Turchia, seguono per alcuni mesi un corso di lingua nella scuola del villaggio, per poter raggiungere i mariti. Storia di amore e di attesa, in cui le donne si ritrovano confuse tra turco, tedesco e la loro lingua madre, il curdo.

Peau du Colle di Kaouther Ben Hani
(Tunisia, Francia, 2013, 23’) vo.  arabo, sottotitoli: italiano, inglese
Amira e’ una bambina di 5 anni a cui non piace andare a scuola. Per evitare di andarci escogita un’idea incredibile, che va ben oltre le sue aspettative…

Almost Friends di Nitzan Ofir & Barak Heymann
(Israele, 2014, 60’) vo.  arabo, ebraico, sottotitoli: italiano, inglese
Samar ha 12 anni, una madre araba israeliana e un padre palestinese, e vive a Lod, cittadina mista segnata da povertà e criminalità. Linor ne ha 11, vive a Tlamim, un insediamento religioso nella regione di Lachish. Tramite un programma educativo-tecnologico iniziano una corrispondenza via mail, per poi incontrarsi di persona, e iniziare un’esperienza nuova, profonda e indimenticabile.

Memories on Stone di Shawkat Amin Korki
(Iraq, Germania, Qatar, 2014, 97’) vo. curdo, arabo, persiano, sottotitoli: italiano, inglese
Dopo la caduta di Saddam, due amici d‘infanzia Hussein e Alan decidono di produrre un film sull’Anfal, il genocidio subito dal popolo curdo per mano di Saddam Hussein. La ricerca dell’attrice protagonista si rivela però un’impresa difficilissima, fino all’incontro con Sinur, giovane donna, bella e determinata a recitare nel film. Ma la ragazza ha bisogno del permesso dei suoi familiari, e i problemi non finiscono qui… Assaggio struggente, velato di un sottile humour, della società curda contemporanea, per un film vincitore di tanti festival internazionali.


SHORT FILMS

Rise di Ali F. Mostafa
(EAU, Canada, 2015, 14’) vo. arabo, sottotitoli: italiano, inglese
Ambientato nel 2025, short film musicale con protagonista il businessman Jamal El-Nargisee, che si ritrova a combattere con se stesso e con la sua immaginazione che scatena il caos intorno a lui. Sono stati i troppi affari a fargli perdere la sua creatività, oppure è tutta colpa della routine?

The Policeman’s House di Mich’ael Zupraner
(Israele, Palestina, 2013, 25’) vo. ebraico, arabo, sottotitoli: italiano, inglese
Costruito in modo provocatorio attorno alla precaria posizione del regista, ebreo israeliano che vive nella città palestinese di Hebron, il documentario mescola magistralmente immagini d’interni ed esterni della sua casa, con voci, bugie e mezze verità che circolano tra i suoi vicini arabi ed ebrei.

The Runner di Mohannad Eissa [Tripoli Stories]
(Libia, UK, 2014, 4’) vo. arabo, sottotitoli: italiano, inglese
La storia di quello che è accaduto al velocista libico Al Tari Shibli, dopo aver mostrato alle telecamere la bandiera d’indipendenza tatuata sul suo corpo, durante una gara internazionale.

The Journey di Hana Makki
(Emirati Arabi, 2012, 15’) vo. arabo, sottotitoli: italiano, inglese
Un viaggio in taxi, la conversazione tra una giovane governante etiope appena arrivata negli Emirati, e il taxista indiano più anziano di lei. Strada facendo scopriamo le speranze, i sogni e le realtà quasi invisibili di questi espatriati.

Stuffed Fish di Baran Jafari
(Iran, 2014, 6’), vo persiano, sottotitoli: italiano, inglese
Shirin, una giovane donna, rientra da un viaggio in Canada con un giorno di anticipo. Prepara una sorpresa per il marito che sta tornando a casa, ma mentre chiacchiera al telefono con un’amica, ad essere sorpresa sarà lei! Anteprima italiana

Feeding 500 di Rafed Al Harth
(Emirati Arabi, 2013, 20’) vo. arabo, sottotitoli: italiano, inglese
Documentario che racconta l’incredibile passione e determinazione di Sediq nel salvare le vite dei gatti randagi degli Emirati, i sacrifici e l’indifferenza che è costretto a fronteggiare ogni giorno.

The Neighbour di Nayla Al Khaja
(Emirati Arabi, 2013, 18’) vo. arabo, sottotitoli: italiano, inglese
Sarah si trasferisce a Dubai per voltare pagina, lasciandosi alle spalle un fatto tragico. Le sue interazioni con una vicina di casa più anziana la forzano a uscire dall’isolamento e, lentamente, riesce a confrontarsi con il suo passato. Finché un gesto di disattenzione minaccia di distruggere questo nuovo legame.

The Journey di Hana Makki
(Emirati Arabi, 2012, 15’) vo. arabo, sottotitoli: italiano, inglese
Un viaggio in taxi, la conversazione tra una giovane governante etiope appena arrivata negli Emirati, e il taxista indiano più anziano di lei. Strada facendo scopriamo le speranze, i sogni e le realtà quasi invisibili di questi espatriati.

Freej di Mohammed Saeed Harib
(Emirati Arabi, 2013, 19’) vo. arabo, sottotitoli: italiano, inglese
In anteprima internazionale la prima serie animata in 3D del Medio Oriente, “Freej” è la storia di quattro simpatiche “nonnine” beduine che vivono a Dubai, e cercano di condurre una vita tranquilla circondate da una città in continua espansione. Episode 1: MARGARET (Series 4), 19 min.

Shouk di Dotan Moreno
(Israele, 2014, 18’) vo. ebraico, sottotitoli: italiano, inglese
Piccolo gioiello di animazione, vincitore al Festival di Gerusalemme, racconta di un adolescente che vive sotto l’ombra protettiva della madre nella periferia israeliana. Uno spaccato di sopravvivenza quotidiana, che esplora questioni di marginalità e povertà, in una società alla ricerca della propria identità.

Land of Men di Kelly Ali  [Tripoli Stories]
(Libia, UK, 2014, 4’) vo. arabo, sottotitoli: italiano, inglese
Le donne Libiche avevano tanti sogni dopo la rivoluzione del 2011. Che fine hanno fatto?

Angelus Novus di Aboozar Amini
(Afghanistan, Paesi Bassi, UK, 2015, 25’) vo. pashto, persiano, sottotitoli: italiano, inglese
Ali e suo fratello sono due ragazzini afgani appena arrivati in Turchia come rifugiati. Per sopravvivere fanno i lustrascarpe, ma la concorrenza minaccia i loro sogni di un futuro migliore.

Maternity Leave di Moran Ifergan
(Israele, 2014, 7’) vo. ebraico, sottotitoli: italiano, inglese
Una giovane madre, regista e protagonista del film, si è chiusa nella sua casa a Gerusalemme con il bimbo appena nato. E da qui guarda il mondo al di fuori, attraverso la sua telecamera.

With Premeditation di Tarzan & Arab
(Palestina, 2014, 5’) vo. arabo, inglese, sottotitoli: italiano, inglese
La preghiera è un atto di virtù che implica umiltà, dedizione e il più profondo rispetto per Dio. Ma quando diventa un’abitudine quotidiana, praticata solo mantenere uno status sociale, allora diventa un disastro.

The Mosque di Farag Al- Sharif [Tripoli Stories]
(Libia, UK, 2014, 4’) vo. arabo, sottotitoli: italiano, inglese
Dopo la rivoluzione del 2011, Tripoli ha subito una serie di attacchi da parte di estremisti religiosi, che hanno danneggiato capolavori dell’architettura come la bellissima Moschea Ahmed Pasha Karamanli, risalente al XVIII secolo.

The Sandwich Maker di Samer S. Omar [Tripoli Stories]
(Libia, UK, 2014, 4’) vo. arabo, sottotitoli: italiano, inglese
La pensione non è un’opzione per il più famoso “paninaio” di Tripoli!

High Hopes di Guy Davidi
(Palestina, 2014, 14’) vo. arabo, inglese, sottotitoli: italiano, inglese
L’ultimo documentario di Guy Davidi, regista candidato agli Oscar con “Five Broken Cameras”, racconta il trasferimento forzato dei beduini palestinesi nella West Bank tra il 1997 e il 1998, per permettere l’espansione di una delle più grandi colonie israeliane, mentre sono in corso gli accordi di Oslo e ci sono “grandi speranze” per una pace duratura. Realizzato con eccezionali materiali d’archivio, include una potente testimonianza dello scrittore Edward Said, e una colonna sonora firmata Pink Floyd.

Apartment 10/14 di Tarzan & Arab
(Palestina, 2014, 8’) vo. arabo, inglese, sottotitoli: italiano, inglese
Le fantasie di un uomo in attesa della sua compagna, che deve attraversare il muro di separazione israeliano per raggiungerlo e festeggiare il suo compleanno. Tutti gli appuntamenti si infrangono ai checkpoint, e l’unica opzione è l’attesa.

Transit Game di Anna Fahr
(Libano, Canada, USA, 18’, 2014) vo. arabo, francese, sottotitoli: italiano, inglese
Nelle montagne a nord del Libano, un siriano in fuga dalla guerra spera di riunirsi alla sua famiglia. Sulla strada incontra due ragazzini palestinesi, le cui storie di esilio gli offrono uno sguardo sulle incertezze che lo attenderanno.