Sabato 10 ottobre
Cinema La Compagnia – Via Cavour, 50r
Ore 11.00
THE UNITED di Amin Matalqa – Focus Music for Films
(USA, Giordania, 2012, 96’) v.o. arabo, inglese – sottotitoli: inglese, italiano
Un leggendario allenatore di calcio egiziano viene prelevato dalla pensione da un suo ex fuoriclasse, per allenare un gruppo di disadattati provenienti da tutto il mondo arabo, in una nuova accademia di calcio in Giordania. Mentre i ragazzi si scontrano e lottano per andare d’accordo, tocca alla nipote dell’allenatore Laila unire la squadra e il suo burbero allenatore per salvare il futuro della Middle East Football Academy.
A legendary Egyptian soccer coach is brought back from retirement by his former star player to train a group of misfits from around the Arab world at a new soccer academy in Jordan. While the boys fight and struggle to get along, it’s up to the coach’s granddaughter Laila to unite the team and their curmudgeonly coach in order to save the future of the Middle East Football Academy.
Introduzione video del regista
Ore 13.00
PROIEZIONE STRAORDINARIA:
THE WASTELAND (DASHTE KHAMOUSH) di Ahmad Bahrami – Focus Iran
(Iran, 2020, 103′) v.o.: persiano, turco, curdo – sottotitoli: inglese, italiano
Dopo il grande successo di pubblico della prima proiezione, riproponiamo il lungometraggio del regista iraniano Ahmad Bahrami, The Wasteland, che ha folgorato il festival di Venezia dove si è guadagnato il premio “migliore film” nella sezione Orizzonti. Ambientato in un mattonificio in una località remota, dove il protagonista Lotfollah, un quarantenne nato proprio nella fabbrica, ne è il sorvegliante e fa da tramite tra operai e padrone. Quando quest’ultimo gli chiede di riunire gli operai perché vuole annunciare che la fabbrica chiuderà, a Lotfollah importa solo proteggere Sarvar, la donna di cui è da tempo innamorato.
Il regista sarà in sala per un’introduzione con il pubblico
Ore 15.30
THE FRIEND’S HOUSE di Mohammad Reza Eyni – Focus Iran
(Iran, Francia, 2019, 60’) v.o.: persiano – sottotitoli: inglese, italiano
Un giovane regista iraniano decide di realizzare un documentario sul più importante pittore iraniano, Abolghasem Saidi, trasferitosi a Parigi settant’anni fa. Con l’accordo di Saidi, il regista 32enne si reca a Parigi per iniziare il film, ma qui trova solo porte chiuse. Storia di due generazioni, in cui ciascuna mira a comprendere e sfidare la prospettiva dell’altro. Più che un ritratto cinematografico su Saidi, durante tutto la realizzazione del film, il regista inizia a mettere in discussione e sfidare se stesso.
A young Iranian documentary filmmaker, Mohammad Reza Eyni, decides to make a portrait documentary film about the most prominent Iranian painter, Abolghasem Saidi, who moved to Paris seventy years ago. With Saidi’s agreement, the 32 year-old filmmaker goes to Paris to start the film, only to face closed doors. The story of two generations, where each aims to understand and challenge another’s perspective. More than a film portrait about Saidi, throughout the process of filmmaking, the filmmaker starts to question and challenge himself.
Anteprima italiana, alla presenza del regista
a seguire:
CUTTING THROUGH ROCKS di Sara Khaki, Mohammad Reza Eyni – documentario work in progress
(Germania, Iran 2020, 15’) v.o. – sottotitoli: inglese, italiano
La trentasettenne Sara Shahverdi, 37 anni, motociclista, proprietaria di un terreno, ex ostetrica, avvocato civico e recente divorziata, ha appena vinto una frana alle elezioni locali nel suo remoto villaggio iraniano – e tutti hanno un’opinione al riguardo, inclusa la sua.
37-year-old Sara Shahverdi, a motorcycle riding, land owning, former midwife-turned-fierce citizen advocate and recent divorcée, just won a landslide local election in her remote Iranian village — and everyone has an opinion about it; including her.
Anteprima work in progress, alla presenza dei registi
Ore 17.30
THE WEDDING DRESS di Mohammed Salman – Focus Winsperhead voices
(Arabia Saudita, 2016, 24’) v.o. arabo – sottotitoli: inglese, italiano
Asmahan, una sarta, si prepara per il matrimonio della figlia. La comunità in cui vive crede che una sarta che si confeziona il proprio abito per partecipare a un matrimonio attragga la morte. Asmahan, seguirà la tradizione oppure darà ascolto ai desideri della figlia e la ignorerà?
Asmahan, a seamstress, prepares for her daughter’s wedding. Her community believes that a seamstress, who works on a wedding dress for herself, brings the curse of death. Will Asmahan follow tradition or will she cave into her daughter’s wishes and ignore it?
Anteprima italiana, introduce Laura Aimone curatrice del focus
a seguire:
BEIRUT, LA VIE EN ROSE di Èric Motjer Pintu
(Spagna, Libano, 2019, 73’) v.o.: francese, inglese, arabo, spagnolo – sottotitoli: inglese, italiano
“Beirut, la vie en rose” ci fa entrare per la prima volta nelle vite di quattro dei più importanti membri dell’élite cristiana in Libano, gli ultimi rappresentanti di quella che un tempo era definita la Svizzera del Medio Oriente. Un ritratto dolce amaro fatto di potere, religione e conflitti: tra vita sociale intensa, feste sontuose e stravaganze, i membri dell’élite cristiana hanno superato le loro paure per il futuro e vivono la vita al massimo come se nulla fosse cambiato. Ma, in un paese destinato a episodi ciclici di conflitto e instabilità, c’è qualcosa che non possono più ignorare: l’inevitabile fine di un’era… la loro.
“Beirut, la vie en rose” enters for the first time into the lives of four of the most important members of the Christian elite in Lebanon, presenting a unique sweet-sour portrait of power, religion and conflict. The protagonists are the last representatives of the once called Switzerland of the Middle East: they have overcome their fears for the future and live life to the fullest as if nothing had changed. But, in a country that seems doomed to cyclical episodes of conflict, instability and change, there is something they cannot ignore anymore: the inevitable end of an era… their era.
Anteprima italiana (introduzione video del regista)
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IL PUNTO DELLE 19:30
Cinema La Compagnia – ingresso gratuito
Arabpop. Arte e letteratura in rivolta dai paesi arabi
Presentazione del libro con le autrici Chiara Comito e Silvia Moresi
Arabpop è il primo libro in italiano che racconta le rivolte scoppiate nei paesi arabi a partire dal 2011 attraverso la produzione culturale nata in quei paesi.
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Ore 21.00
SELFIE ZEIN di Amira Diab
(Palestina, 2019, 11’) v.o. inglese, arabo, ebraico – sottotitoli: inglese, italiano
Zein è una giovane donna di Betlemme, determinata a pregare nella moschea di Al-Aqsa dopo l’annuncio di Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Il suo è un viaggio breve, solo 8,8 chilometri, ma gli ostacoli che incontra sono infiniti. Il muro di separazione, i controlli di sicurezza e la sua stessa natura di voler vivere come una donna libera diventano grandi ostacoli tra lei e il suo obiettivo. Con un solo cambio di vestiti, la forza di Zein la ispira a diventare creativa e inventarsi look diversi per superare ostacoli ed oppressioni che si troverà di fronte. Il tutto ripreso dalla lente del suo smartphone.
Zein is a young woman from Bethlehem, determined to pray at the Al-Aqsa mosque after Trump’s announcement recognizing Jerusalem as the capital of Israel. While her 8.8-kilometer trip may seem short, her journey is disruptive, laden with obstacles. Challenges like the separation wall, security checkpoints, and the very nature of trying to live as a free woman in these circumstances stand between her and her goal. With just one change of clothes, Zein’s strength inspires her to get creative with her appearance in an attempt to overcome the many hurdles that lie ahead, and defeat her oppressors. The movie was shot as if Zein is using her iPhone to document her journey
Anteprima italiana (introduzione video della regista)
a seguire:
BETWEEN HEAVEN AND EARTH di Najwa Najjar
(Palestina, Islanda, Lussemburgo, 2019, 95’) v.o.: arabo, inglese, ebraico – sottotitoli: inglese, italiano
Salma e Tamer, una coppia palestinese di trent’anni, sono sposati da cinque anni. Salma è di Nazareth, mentre Tamer è il figlio di un famoso intellettuale rivoluzionario ucciso a Beirut. La prima volta che Tamer riceve il permesso per attraversare il checkpoint israeliano è per chiedere il divorzio da sua moglie. Ma in tribunale fanno una scoperta scioccante sul passato del padre di Tamer e hanno 72 ore per trovare un documento necessario prima che scada il suo permesso. Mentre la storia si rivela, il segreto mette in luce un’epoca in cui la religione non era un problema e l’amore poteva sopravvivere a un paesaggio distrutto in un paese dilaniato dalla guerra.
Salma and Tamer, a Palestinian couple in their thirties, have been married for five years. Salma is from Nazareth, while Tamer is the son of a famous intellectual revolutionary who was killed in Beirut. The first time Tamer receives permission to cross the Israeli checkpoint is to file for divorce from his wife. In court, they make a shocking discovery about the past of Tamer’s father and have 72 hours to find a needed document before his permit expires. As the story unfolds, the secret exposes a time when religion was not an issue and love could survive a destroyed landscape even in a war-torn country.
Anteprima italiana, alla presenza della regista e del produttore
MARTEDÌ 6 OTTOBRE
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SABATO 10 OTTOBRE
DOMENICA 11 OTTOBRE