La regina dell’estetica pop mediorientale, la graphic designer libanese Rana Salam tra le più celebrate di tutta la scena mediorientale oggi, e’ stata sotto i riflettori all’edizione 2013 del festival. A Firenze e’ stata protagonista di un Pop Up Shop all’interno di Société Anonyme in cui sono stati presentati i suoi bellissimi e coloratissimi oggetti (opening 6 aprile – fino al 27 aprile 2013), una sua installazione e’ andata in scena al Cinema Odeon (entrambi curati dal gruppo di architetti di Archivio Personale), e ha tenuto anche una lecture al Centro di Cultura Contemporanea Strozzina (giovedì 4 aprile, ore 18.30), su come ha trasformato l’estetica popolare in oggetti chic, dal titolo “From Shaabi to chic”.
La presenza di Rana Salam a Firenze è supportata anche da IED Istituto Europeo di Design.
Ecco gli appuntamenti con Rana Salam:
Giovedi 4 aprile_ore 18.30_ CCC Strozzina Palazzo Strozzi
Talk di Rana Salam: Un’idea di bellezza nel Middle East pop design
In occasione della mostra “Un’idea di bellezza”, CCC Strozzina, Palazzo Strozzi (29 marzo-28 luglio 2013)
ingresso gratuito
Sabato 6 aprile_ore 17.30_Société Anonyme (Via della Mattonaia 24d)
Inaugurazione del Pop up Shop di Rana Salam
aperitivo libanese e dj set
ingresso gratuito
Chi e’ Rana Salam
Dopo aver studiato a Londra, Rana è stata tra le prime a riscoprire e rilanciare un immaginario pop della cultura araba più recente, mescolando le immagini dei poster dei famosi film egiziani degli anni ’80, alle colorate confezioni dei chewing gum libanesi Chicklet, ispirandosi a figure mitiche della cultura popolare come la cantante Oum Kalthoum. E’ stata scelta per realizzare l’interior design e le atmosfere per department store come Harvey Nichols, per catene di ristoranti alla moda come Le Comptoir Libanais a Londra, e la stessa Rana è stata anche coautrice del famoso libro “The secret life of Syrian Lingerie”, la pubblicazione che indaga il ruolo della Siria come il più importante produttore di biancheria intima di tutto il Medio Oriente. Rana Salam è stata anche una delle iniziatrici di un trend forte della scena di Beirut: quello di aprire negozi temporanei nel centro della città, e iniettarci atmosfere pop e creatività contemporanee.