Nata ad Algeri, da una famiglia di origine berbera, Souad ha partecipato al festival come attrice protagonista del film palestinese “Eyes of a Thief” di Najwa Najjar, candidato agli Oscar 2015, e nell’occasione si è esibita in una speciale performance musicale al cinema Odeon, domenica 10 Aprile alle ore 21.
Souad Massi è una delle più famose cantanti e autrici della musica araba contemporanea, spesso paragonata a Joan Baez e a Françoise Hardy, per il suo stile melodico inconfondibile, che fonde tradizione araba e influenze della musica occidentale. Nei testi del suo ultimo album El Mutakallimûn (“maestri del mondo”) – uscito nel 2015 e considerato uno dei suoi capolavori – Souad fa riferimento esplicito alla creatività e alla tolleranza dell’Islam dei poeti classici, e definisce il contenuto della sua musica come “politica”: “I believe in people who are fighting for freedom, and I try to give them some hope with my music. It’s my responsibility and my role.”
Ecco alcune recensioni che parlano di lei e del suo ultimo album:
THE GUARDIAN: Souad Massi: ‘I believe in people fighting for freedom and try to give them hope’
FINANCIAL TIMES: Souad Massi’s homage to Arabic poetry
Il festival ha invitato a esibirsi a Firenze Makan Ashgvari, artista e musicista che vive e lavora a Tehran, che si esibirà in occasione della serata inaugurale (5 aprile, ore 21) e in diverse altre occasioni al cinema Odeon.
Makan Ashgvari è un cantautore iraniano, che dopo essersi esibito assieme a diversi gruppi rock e musicisti jazz, ha iniziato un suo progetto solista, prima come musicista elettronico e poi virando sulla musica acustica. Come solista spazia dal folk al blues alla musica americana, sempre interpretati con un suo stile personale, oltre a suoi brani originali sia in farsi che inglese. Suona la chitarra, il pianoforte e la fisarmonica, ad accompagnare la sua voce profonda, talvolta usando anche effetti digitali.
La presenza di Makan Ashgavari a Firenze fa parte di Sound Middle East Now, il progetto musicale lanciato dal festival e curato dal dj e musicista iraniano Saeed Aman.