CINEMA PROGRAM all the feature and short films of the official selection 2019

Now released the final selection of the cinema program of this edition of Middle East Now festival:

DIRECTOR IN FOCUS: Asghar Farhadi

Fireworks Wednesday di Asghar Farhadi
(Iran, 2006, 104’) v.o: persiano – sottotitoli: inglese, italiano
Fuochi d’artificio in terra iraniana. Si festeggia così il Nawruz, l’ultimo mercoledì dell’anno persiano. Il film ritrae tre coppie alla vigilia di Nawruz. Rouhi, una giovane donna che sta per sposarsi, accetta un piccolo lavoro come donna delle pulizie in un appartamento nel nord di Teheran per finanziare il suo matrimonio. Quando arriva nell’appartamento, si trova immersa in un’accesa disputa tra Mojdeh e Morteza. Mojdeh sospetta che suo marito Morteza importuni la vicina Simin, e obbliga Rouhi a seguirla. Rouhi diventa sempre più al centro dei due fronti della coppia in lotta. Ne esce un ritratto di famiglia piuttosto complesso, urticante e assai poco ben augurante.

The film portrays three couples on the eve of Nouruz, the Iranian New Year. Rouhi, a young woman who is about to get married, takes a small job as a cleaner in an apartment in northern Tehran to finance her marriage. When she arrives in that apartment, she finds herself in a heated dispute between Mojdeh and Morteza. Mojdeh suspects her husband Morteza of cheating on her and her neighbour Simin, and obliges Rouhi to shadow them. Rouhi gets more and more between the fronts of the fighting couple. Alla presenza del regista Asghar Farhadi

Nader and Simin, A Separation di Asghar Farhadi
(Iran, 2011, 123’) v.o: persiano, sottotitoli: italiano
Una coppia, Nader e Simin, hanno idee opposte sul vivere all’estero ma le stesse opinioni sul divorzio. Mentre Simin è ansiosa di assicurare un futuro migliore alla figlia, Nader rifiuta di lasciare il padre anziano, affetto dal morbo di Alzheimer. Quando il giudice si rifiuta di formalizzare la separazione, Simin lascia la casa di famiglia, con Nader che assumerà una governante. Razieh è una donna devota e povera che si occupa della casa e del padre di Nader con la propria figlia di quattro anni. Quando un giorno Nader ritorna e trova suo padre solo e in difficoltà, la sua furia porta ad un litigio che ha conseguenze inaspettate e devastanti. Alla presenza del regista e dell’attore Babak Karimi

About Elly di Asghar Farhadi    
(Iran, Francia, 2009, 119’) v.o: persiano, tedesco – sottotitoli: italiano
Dopo aver vissuto per molti anni in Germania, Ahmad fa ritorno in Iran. I suoi vecchi compagni di università colgono l’occasione per organizzare una rimpatriata in una villa sul Mar Caspio. Una delle donne del gruppo, la vitale Sepideh, all’insaputa dei compagni, ha invitato Elly, l’insegnante di sua figlia. Ahmad è reduce da un matrimonio infelice con una donna tedesca e non disdegna l’ipotesi di mettere su casa con una donna iraniana. Pertanto gli amici, che hanno compreso perché Sepideh ha invitato Elly, dedicano alla ragazza mille attenzioni e non fanno altro che lodare platealmente le sue qualità. Ma all’improvviso, dopo un incidente, Elly scompare nel nulla.
A group of middle-class friends travel from Tehran to spend the weekend at the seaside. Sepideh invites Elly, who is her daughter’s teacher, to travel with the three families in order to introduce her to their recently divorced friend Ahmad, now living in Germany. The next morning, the two women go shopping in the town and Elly says that she has to return to Tehran because her mother has been recently submitted to hospital for heart surgery, but Sepideh asks her to stay and hides her luggage. The children are playing in the sea and one mother asks Elly to watch them. Out of the blue, Sepideh’s daughter calls to some men playing volleyball to rescue one of the children from the water. After rescuing the little boy they seek out Elly, questioning whether she has drowned or returned to Tehran. What has happened to Elly? Alla presenza del regista Ashgar Farhadi

The Past di Asghar Farhadi (Il Passato)
(Iran, Francia, Italian, 2013, 130’) v.o: francese, persiano, sottotitoli: Italiano
Dopo quattro anni di separazione, Ahmad arriva a Parigi da Teheran, su richiesta di Maria, la moglie francese, per espletare le formalità del loro divorzio. Durante il suo breve soggiorno, Ahmad scopre il rapporto conflittuale che Maria ha con sua figlia, Lucia. Gli sforzi di Ahmad per cercare di migliorare questo rapporto sveleranno i segreti di un passato a lui sconosciuto.
Following a four-year separation, Ahmad returns to Paris from Tehran, upon his French wife Marie’s request, in order to finalize their divorce procedure. During his stay, Ahmad quickly discovers the conflicting nature of Marie’s relationship with her daughter, Lucie. But Ahmad’s attempts to build bridges between the two soon begin to encroach on Marie’s new partner, Samir (Tahar Rahim, A Prophet), and as tensions begin to mount it soon becomes clear that the past is only close behind.Alla presenza del regista

The Salesman di Asghar Farhadi (Il Cliente)
(Iran, Francia, 2016, 123’) v.o: persiano, sottotitoli: italiano
Costretti a lasciare l’appartamento in cui vivono a causa di pericolosi lavori in un edificio vicino, Emad e Rana si trasferiscono in un nuovo appartamento nel centro di Teheran. Un incidente legato al precedente inquilino cambierà drasticamente la vita della giovane coppia. Film per la cui scrittura Farhadi si è liberamente ispirato a “Morte di un commesso viaggiatore” di Arthur Miller. Forced out of their apartment due to dangerous works on a neighboring building, Emad and Rana move into a new flat in the center of Tehran. An incident linked to the previous tenant will dramatically change the young couple’s life.
Alla presenza del regista Asghar Farhadi

 

LUNGOMETRAGGI

Kabul, City in the Wind di Aboozar Amini
(Afghanistan, Paesi Bassi, 2018, 88’) v.o: persiano, sottotitoli: inglese, italiano

Afshin (12 anni) e suo fratello minore Benjamin (6) vivono su una collina fuori Kabul. La violenza è diventata parte della loro innocenza. Quando il padre e’ costretto a partire per l’Iran per questioni di sicurezza, per Afshin finisce l’infanzia e all’improvviso diventa il capo famiglia. Abbas è un autista di autobus con una doppia personalità, un padre affettuoso che però perde spesso l’autocontrollo. Il film è un ritratto intenso e intimo di Kabul, vista attraverso la vita quotidiana di due bambini e di un autista di bus, che raccontano al regista i loro sogni e le loro paure, sullo sfondo di una città distrutta dal potere politico e religioso. Film d’apertura dell’ultima edizione del festival IDFA di Amsterdam, vincitore del premio speciale della Giuria come Miglior Opera Prima.
Kabul as seen through the daily lives of two kids and a bus driver, set against the background of a city destroyed by political and religious powers. Afshin (12) and his younger brother Benjamin (6) live on a hillside outside Kabul. Violence has become a part of their innocence and the graveyard is their playground. When their father leaves for another country, Afshin’s childhood ends abruptly. Abbas is a bus driver with a double personality, a loving father and a ruthless driver who blows his top all the time. His lengthy attempts to fix his broken bus reveal a life torn between truth and lies.
Anteprima alla presenza del regista

Flavours of Iraq di Leonard Cohen
(Siria, 2017, 50’) v.o: arabo, francese; sottotitoli:italiano, inglese
Il sapore del gelato all’albicocca, l’odore della polvere da sparo, il suono dei bombardamenti. Il regista iracheno-francese Feurat Alani fa appello ai sensi nel suo ritratto dell’Iraq attraverso i ricordi delle sue visite ai familiari. Da adulto trascorre nel paese alcuni anni lavorando come giornalista, e si trova di fronte al terrore e alla guerra. In 20 cortometraggi animati diretti da Leonard Cohen, attraverso la narrazione di eventi minori emerge la storia personale di Alani, della sua famiglia e di un paese distrutto. Nonostante tutto c’è spazio per l’amore, la bellezza, l’umorismo e soprattutto per l’umanità.
The flavor of apricot ice cream, the smell of gunpowder, the sound of bombings—the Iraqi-French filmmaker Feurat Alani appeals to the senses in his portrayal of Iraq through memories of family visits. As an adult he spends a number of years there working as a journalist, and is confronted by terror and war. In 20 animated shorts directed by Leonard Cohen, through minor events Alani’s personal history emerges, as well as that of his family and a blighted country. In spite of everything, there’s room for love, beauty, humor and above all humanity. Anteprima italiana, alla presenza dell’autore Leonard Cohen

Humanity on Trial di Jonas Bruun
(Danimarca, Grecia, Finlandia, 2019, 70’) v.o: danese, inglese, arabo, greco, sottotitoli: inglese, italiano
Quando la crisi dei rifugiati colpisce l’Europa, il giovane danese Salam va in Grecia per fare volontariato. Salvare i rifugiati dal Mar Egeo diventa la sua vocazione. Ma una notte, mentre cerca di ritrovare una famiglia rifugiata perduta in mare, Salam viene arrestato e accusato di traffico di esseri umani. Se condannato potrebbe passare il resto della sua vita in una prigione greca. Nel paese in cui sono nati i valori democratici, il caso di Salam segnerà la strada al futuro dell’umanità europea. Sarà il verdetto a decidere: salvare vite umane in Europa è un crimine?
When the refugee crisis hits Europe, the young Dane Salam travels to Greece to volunteer. Rescuing refugees from the Aegean Sea becomes his calling. But one night while trying to find a refugee family lost at sea, Salam is arrested and charged with human trafficking. If he is convicted, he might spend the rest of his life behind bars in a Greek prison. In the country where democratic values were born, Salam’s case will set the course for the future of Europe’s humanity. The verdict will decide: Is saving lives a crime in Europe? Anteprima italiana alla presenza del regista e del protagonista Salam

Divine Wind di Merzak Allouache – lungometraggio fiction
(Algeria, France, Qatar, Lebanon, 2018, 96’) v.o: arabo, sottotitoli: italiano, inglese
La ventenne Amine e Nour, che è un po’ più grande, sono estranei quando si incontrano per la prima volta, preparandosi per un attacco terroristico. Nour è determinata a compiere l’attacco e diventare una martire, ed è lei ad avere il controllo della situazione. Ma il suo complice inesperto comincia ad avere i dubbi sull’attacco ad una vicina raffineria di petrolio. Mentre i due si preparano, ognuno di loro impara a modo suo come affrontare le domande esistenziali che questo solleva. Durante la notte prima dell’azione pericolosa, Nour gioca la sua ultima carta vincente. Girato in un bianco e nero di grande bellezza, Divine Wind è l’ultimo poetico quanto politico lungometraggio del maestro algerino Merzak Allouache, che apre domande sul potere seducente, e persino distruttivo, dell’amore trasformato in passione fanatica.
Twenty-something Amine and Nour, who’s a little older, are strangers when they first meet, preparing for an attack. Nour is determined to carry out the attack and become a martyr. She is the one who is in control. But her inexperienced accomplice starts to have his doubts about the attack on a nearby oil refinery. As the two of them prepare for the attack, they each learn in their own way how to deal with the existential questions this throws up. During the night before the dangerous action, Nour plays her last trump card. Anteprima italiana, alla presenza del regista

Underdown di Sarah Kaskas
(Germany, Lebanon, 2018, 72’) – lungometraggio documentario
Nella giungla di cemento di Beirut, il film segue le vite di tassista troppo schietto, di un ragazzino siriano in fuga, e di una serie di altre persone che stanno facendo del loro meglio per sopravvivere. Sperando in tempi migliori, a volte si vede uno sfarfallio di luce in fondo al tunnel.
In the concrete jungle that is Beirut, Lebanon, an outspoken taxi driver, a runaway Syrian boy, among other people are doing their best to survive. Hoping for better times, and on occasion there’s a flicker of light at the end of the tunnel.
Anteprima italiana alla presenza della regista

Heaven Without People di Lucien Bourjeily
(Libano, 2017, 90′) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Josephine, matriarca di una famiglia tentacolare, è felice perché per la prima volta in due anni è riuscita a riunire tutti per il pranzo di Pasqua. Mentre i familiari condividono felicemente il pasto, un incidente risveglia le tensioni latenti tra i vari componenti della famiglia, scatenando gradualmente il caos.
It’s Easter in Beirut and, as many matriarchs do on this holiday, Josephine has gathered her family to celebrate. It’s no small feat given the sprawling nature of her family, many of whom haven’t shared a meal together in years. While the lunch gets off to a joyfully ruckus start, bit-by-bit the façade of the happy family gathering begins to fall away. The result is an astute meditation on the complexities of human nature and a slice-of-life portrait of Lebanese society. A renowned theatre director and social activist in Lebanon, Lucien Bourjeily’s feature debut builds on his desire to dig into taboo topics to forge space for discourse—even if, as we see in Heaven Without People, that can come at a great cost.
Anteprima alla presenza del regista

You Only Die Twice di Yair Lev
(Israele, Austria, Germania, 2018, 92’) v.o: tedesco, sottotitoli: inglese, italiano
Documentario avvincente girato come una spy story, vincitore del premio del pubblico all’ultima edizione di Doc Aviv. Un regista israeliano si mette alla ricerca dell’uomo che, durante la seconda guerra mondiale, ha rubato l’identità di suo nonno, passando una vita a negare la propria. Un viaggio ricco di suspense alla scoperta di un uomo che visse con una famiglia di S.S. e divenne presidente di una comunità ebraica per inganno, che porta lo spettatore a fare incontri estremamente intensi tra discendenti di ebrei e nazisti. Per conlcudersi con una straordinaria storia d’amore.
The movie plays out like a political thriller or a noir-like spy novel. An Israeli documentary filmmaker sets out to discover the man who, during World War II, stole his grandfather’s identity, spending a lifetime having denied his own. A compelling journey straight into the heart of the darkness that devoured 20th century Europe, which unfolds a drama of survival, betrayal and reconciliation, only to finally blossom into an extraordinary love story. Anteprima Italiana

Finding Farideh di Azadeh Mousavi, Kourosh Ataee – lungometraggio doc
(Iran, 2017, 80’) v.o: persiano, sottotitoli: italiano, inglese

Finding Farideh è la storia di una donna che i genitori hanno abbandonato infante nel Santuario dell’Imam Reza, poi adottata da una famiglia olandese e portata nei Paesi Bassi. La paura e le preoccupazioni della sua famiglia le hanno impedito di recarsi in Iran negli ultimi 40 anni, ma negli ultimi anni ha iniziato a cercare a distanza la sua famiglia biologica. Il documentario la segue mentre si prepara a tornare al suo luogo di nascita e incontrare tre famiglie che potrebbero essere i suoi genitori biologici perduti. Finding Farideh is about a woman whose parents left her behind in Imam Reza Shrine, adopted by a Dutch family and taken away to Netherlands. Fear and her family’s concerns prevented her from travelling to Iran in past 40 years but in recent years she has remotely searched for her biological family. And now she is preparing to go back to her birthplace and meet three families who could be her lost biological parents.
Anteprima italiana

Freedom Fields
di Naziha Arebi

(Libya, United Kingdom, Netherlands, United States, Lebanon, Qatar, Canada, 2018, 99’)
Nella Libia post-rivoluzione, un gruppo di donne è accomunato da un unico sogno: giocare a calcio per la loro nazionale. Quando il paese piomba nella guerra civile e le speranze della “primavera araba” cominciano a svanire, il loro sogno è messo in discussione. Attraverso gli occhi di queste attiviste accidentali, la regista Naziha Arebi ci mostra la realtà intima di un paese in transizione, dove le storie personali di amore, lotta e di aspirazione si scontrano con la storia.
Naziha Arebi offers an intimate look at post-revolution Libya through the eyes of an aspiring all-female soccer team, whose struggle to gain mainstream acceptance mirrors the broader challenges facing women in contemporary Libyan society. Anteprima italiana

Amra and the Second Marriage di Mahmoud Sabbagh
(Arabia Saudita, 2018, 95’) v.o: arabo, sottotitoli: italiano, inglese
Amra, una casalinga di 44 anni, scopre che il marito in pensione sta progettando di sposare una seconda moglie più giovane. Nel tentivo di comprendere questa nuova realtà, la sua vita comincia ad andare a rotoli mentre è spinta verso un pesante compromesso. Il regista della commedia candidata agli Oscar ‘Barakah Meets Barakah, nel suo nuovo film indaga la tormentata politica sessuale della società saudita, in una black comedy familiare che sfida i limiti culturali con un’ironia che richiama i fratelli Cohen.
Amra, a 44-year-old housewife, discovers that her retiring husband is planning to marry a younger second wife. In her attempts to comprehend this new reality, her life begins to unravel as she is pushed towards a hefty compromise. The director of former Oscar hopeful ‘Barakah Meets Barakah’ probes the troubled sexual politics of Saudi society in this bittersweet family farce. Anteprima italiana alla presenza del regista

Look at Me di Nejib Belkhadhi
(Tunisia, Francia, Qatar, 2018, 96’) v.o: arabo, francese, sottotitoli: inglese, italiano
Lofti, un immigrato quarantenne tunisino, vive nei sobborghi di Marsiglia dividendosi tra il suo negozio e la fidanzata francese Monique. Il passato riaffiora nella sua vita quando il fratello lo chiama dalla Tunisia per dirgli che sua moglie ha avuto un infarto. Si trova così costretto a far rientro a casa per chiedere l’affidamento di Amr, il figlio autistico di nove anni che non vede da tempo. Inizia così un viaggio in cui scoprirà modi inaspettati per comunicare con il figlio, che lo considera un estraneo, comprendendo la vera paternità e facendo i conti con sé stesso. Lotfi, 40, is forced to come back to Tunisia when his ex-wife is unexpectedly hospitalized. He is now in charge of his autistic son Amr, 9, obstinate to ignore the presence of a father who he has never known. The lack of any eye contact is going to lead Lofti to fight to reconnect with his child and open him to the world.

Hendi & Hormonz di Abbas Amini
(Iran, 2018, 88’) v.o: Persiano, sottotitoli: italiano, inglese
Sull’isola di Hormuz nel Golfo Persico, secondo l’usanza locale, la tredicenne Hendi è sposata con Hormoz che ha sedici anni. Nonostante la giovane coppia non si conosca quasi affatto, i due si godono appieno l’inizio della loro vita matrimoniale, che per loro è più che altro un modo di giocare insieme. Tuttavia, si verificano eventi che oscurano la loro gioia originale e portano a risultati inaspettati. On the island of Hormuz in the Persian Gulf, according to local custom, thirteen-year-old Hendi is married off to sixteen-year-old Hormoz. Despite the fact that the young couple hardly know each other, they fully enjoy the beginning of their married life together. However, events occur which darken their original joy and lead to unexpected outcomes.

Bomb, A Love Story di Payman Maadi
(Iran, 2018, 97’) v.o: Persiano, sottotitoli: italiano, inglese
E’ il 1988 e, al culmine della guerra Iran-Iraq, Teheran viene bombardata senza sosta. I giorni che passano sono pieni di presagi, eppure l’amore, l’affetto, la speranza e la vita stessa riescono a spazzare via la paura della morte da coloro che ne sono circondati. L’amore può spesso essere difficile da comprendere, ma la morte è un’orribile certezza, nonostante questo in ‘Bomb, A Love Story’, l’amore e la speranza troveranno sempre una via. Tra i protagonisti molti volti noti dei film di Farhadi, tra cui la star del cinema iraniano Leila Hatami.

It’s 1988 and, at the height of the Iran-Iraq War, Tehran is bombed relentlessly. The days that pass are full of foreboding, and yet, love, affection, hope and life itself manage to sweep away the fear of death from those surrounded by it. Love may often be difficult to comprehend, but death is a horrible certitude. ‘Bomb, A Love Story’ shows how, even when faced with the darkness of death, love and hope will find a way.

Dream Away di Marouan Omara, Johanna Domke
(Germania, Egitto, Qatar, 2018, 85’) v.o: Arabo, Inglese, Russo, sottotitoli: italiano, inglese

Un tempo paradiso per turisti ricchi da tutto il mondo, oggi Sharm El Sheikh è desolata, svuotata di turisti. La primavera araba e la confusione del periodo post-rivoluzionario hanno rapidamente privato questa località della penisola del Sinai del suo fascino di luogo di villeggiatura. Ricco di elementi di finzione surreale, questo originalissimo documentario di un giovane regista egiziano e di un’artista visiva tedesca ci porta in una scintillante città di fantasmi per incontrare i suoi ultimi abitanti – i dipendenti dei resort che sognano febbrilmente tra le suite abbandonate degli hotel.
It hasn’t been so very long since rich tourists from around the world came to stay in the luxury hotels of Sharm El Sheikh. But the Arab Spring and the confusion of the post revolutionary period quickly robbed the southern tip of the Sinai Peninsula of its charm as a go-to summer resort. Saturated with elements of surreal fiction, the documentary takes us to a shimmering city of ghosts to visit its last inhabitants – resort employees who feverishly dream among the abandoned hotel suites. Anteprima italiana

Siren’s Call di Ramin Matin
(Turchia, 2018, 93’) v.o: turco, sottotitoli: italiano, inglese
Benvenuti nella nuova Istanbul, una massiccia giungla di cemento che si nutre di caos e ipocrisia. Il protagonista Tahsin è un architetto soffocato proprio dalla sua quotidianità in questa città. Una notte incontra una vecchia amica, Siren, una donna trasformata che ora vive sulla costa meridionale incontaminata della Turchia, dove si dedica all’agricoltura biologica. Ne rimane incantato e decide di lasciare la sua città e seguire il “richiamo della sirena”. Prepara la valigia, saluta arrabbiato al lavoro e si dirige verso l’aeroporto. Eppure non sa che lo aspetta un’odissea tragicomica.
Welcome to the New Istanbul! Tahsin is a burnt-out architect suffocated by his existence in this very city. One night he re-encounters an old friend, Siren; a transformed woman who now lives in the untouched Southern coast of Turkey where she does organic farming. He is enchanted… He decides to leave his shitty town and follow the “call of the siren”. He packs his suitcase, bids angry farewells at work and heads for the airport. Yet, little does he know what a tragicomic odyssey awaits him. Anteprima Italiana alla presenza del regista e dell’attrice protagonista

The Tower di Mats Grorud – lungometraggio animation
(Norvegia, Svezia, Francia, 2018, 74’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano

Beirut, oggi. Wardi, una ragazzina palestinese di undici anni, vive con tutta la sua famiglia nel campo profughi dove è nata. Il suo amato bisnonno Sidi è stato uno dei primi a stabilirsi nel campo dopo essere stato cacciato dalla sua casa nel 1948. Il giorno in cui Sidi le dà la chiave della sua vecchia casa in Galilea, Wardi teme che possa aver perso la speranza di tornare un giorno a casa. Esplorando il campo alla ricerca della speranza perduta di Sidi, raccoglie le testimonianze delle diverse generazioni della sua famiglia. Film d’animazione intenso e toccante basato su interviste ai rifugiati palestinesi in Libano.
Beirut, Lebanon, Today. Wardi, an eleven-year-old Palestinian girl, lives in a refugee camp where she was born. The day her great-grandfather Sidi gives her the key to his old house back in Galilea, she fears he may have lost hope of someday going home. The animation film is based on interviews with Palestinian refugees in Lebanon. Anteprima italiana

Capharnaum di Nadine Labaki
(Libano, Francia, USA, 2018, 120’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Medio Oriente, nel villaggio di pescatori di Capernaum si svolge la fiaba – dalle evidenti venature politiche – di uno dei protagonisti del dramma di migranti e sfollati: Zein, un bambino che insegue la speranza di una vita migliore e che vediamo pronto a ribellarsi contro lo stato delle cose, scontrandosi legalmente con i suoi stessi genitori, colpevoli di averlo generato. L’ultimo film della regista libanese Nadine Labaki, Premio della Giuria al festival di Cannes.
The doctor thinks Zain is about twelve years old, but nobody knows for sure; he wasn’t registered at birth. And this is not the only pretty basic thing missing from the chaotic lives of Zain and his younger brothers and sisters: they also lack a habitable home, sufficient food, protection, love. So Zain takes his parents to court. His complaint: that they brought him into the world.

199 Little Heroes di Sigrid Klausmann
(Germania, 2018, 50’) vo originale, sottotitoli italiano, inglese

“199 Little Heroes” raggruppa una serie di mini documentari girata in tutto il mondo sotto il patrocinio della Commissione tedesca dell’UNESCO. L’obiettivo del film è quello di ritrarre un bambino in ogni paese del mondo, ognuno inquadrato allo stesso modo: mentre va a scuola. L’andare a scuola diventa l’atto simbolico a rappresentare il modo in cui si entra nella vita, nell’educazione e, in questo modo, in un futuro migliore. La serie di documentari aiuta i bambini del mondo ad alzare la voce, e a esprimere la loro volontà di cambiare il mondo.


FOCUS EMERGING FILMMAKERS

Mussolini’s Sister di Juna Suleiman FOCUS EMERGING FILMMAKERS
(Palestina, Israele, 2018, 70’) v.o: arabo, ebraico, inglese, sottotitoli: inglese, italiano

Documentario condito con un pizzico di fiction che ci fa entrare nella testa di Hiam, un’anziana signora palestinese di 85 anni di Haifa. La sua quotidianità che si appresta alla fine, si arricchisce di ulteriori livelli di significato perché la regista Juna Suleiman – sua nipote – accompagna molte scene con monologhi interiori della protagonista. A poco a poco scopriamo il suo passato, il matrimonio, la famiglia, il fratello facoltoso con un nome altisonante come Mussolini. E attraverso questo piccolo mondo opprimente il film affronta in modo originale e sobrio grandi temi, come il matrimonio combinato, la solitudine, il declino e il razzismo. In a documentary with a dash of fiction, we enter the mind of the elderly Hiam, a Palestinian woman from Nazareth. Within her small world, large themes such as arranged marriage, loneliness, decline and racism are explored through her granddaughter’s camera lens. Anteprima italiana, alla presenza della regista

A Thousand Girls Like Me di Sarah Mosawi-Mani
(Francia, Afghanistan, 2018, 76’) v.o: farsi, sottotitoli: inglese, italiano
Quando Khatera, una donna afgana di 23 anni, si oppone alla volontà della sua famiglia e alle tradizioni del suo paese per cercare giustizia per gli anni di abusi sessuali subiti dal padre, mette in luce i difetti del sistema giudiziario afghano e la situazione delle donne che raramente protegge. Documentario sulla battaglia ostinata di una donna nel far sentire la sua voce, che dimostra il potere dell’azione sulla paura, realizzato da una giovane regista afgana.
When Khatera, a 23-year-old Afghan woman, opposes the will of her family and the traditions of her country to seek justice for years of sexual abuse from her father, she sheds light on the faulty Afghan judicial system and the women it rarely protects. One woman’s obstinate battle to make her voice heard demonstrates the power of action over fear, documented by a young Afghan director. Anteprima italiana alla presenza della regista, introduce Sigal Yehuda, curatrice del focus

Radiography of a Family di Firouzeh Khosrovani – Documentario work in progress
(Iran, Norwey, 15’, 2019) v.o: persiano, sottotitoli: italiano, inglese
La storia pre- e post-rivoluzionaria della figlia di un padre laico e di una madre religiosa. La regista Firouzeh Khosrovani è il prodotto della lotta senza fine tra tradizionalismo e modernizzazione in Iran. Fin da bambina vede la trasformazione di sua madre in una musulmana impegnata, cittadina modello della Repubblica Islamica. A Pre- and Post-revolutionary story of the daughter of a secular father and a devout mother. I am the product of Iran’s endless struggle between traditionalism and modernization. As a child I saw how my mother became a committed Muslim, a model citizen of the Islamic Republic.
Anteprima italiana alla presenza della regista, introduce Sigal Yehuda

Heads and Tails di Aylin Kuryel and Firat Yucel
(Turchia, 2019, 58’ ) v.o: turco, sottotitoli: inglese, italiano
Heads and Tails racconta il sorprendente commercio dei capelli tra Turchia e Israele. Due donne turco-israeliane, Coya e Sima, reperiscono le code di capelli da uomini che commerciano in capelli in Turchia e li vendono a produttori di parrucche a Tel Aviv, Ramat Gan e Bnei Brak. Le donne ebree ortodosse coprono le loro teste con le parrucche fatte con i capelli che una volta appartenevano a donne in Anatolia. In questo viaggio, il capello diventa una merce, uno strumento di sopravvivenza e una fonte di bellezza, diventa kosher, mentre chi fa crescere con cura i capelli tende a diventare invisibile.
Heads and Tails chronicles the curious hair trade between Turkey and Israel. Two Turkish-Israeli women, Coya and Sima, get the tails of hair from male hair traders in Turkey and sell them to wig makers in Tel Aviv, Ramat Gan and Bnei Brak. Orthodox Jewish women cover their heads with the wigs made of the hair that once belonged to women in Anatolia. In this journey, the hair is turned into a commodity, a means of living and source of beauty, becomes kosher, while the one who carefully grows the hair becomes rather invisible. Anteprima mondiale alla presenza dei registi, introuce Sigal Yehuda

 

CORTOMETRAGGI 

Iran-Kurdistan MIX |small stories
I Stay di Fatemeh Marzban – documentario

(Iran 2018, 28’) – Anteprima internazionale
La storia di un uomo solitario che decide di restare su un’isola abbandonata da tutti gli abitanti in mezzo al Mar Caspio. L’isola è abitata da cavalli selvatici e bufali. L’uomo decide di domare i cavalli e prepararli per le corse.
The story of a lonely man who decides to stay on an island abandoned by all the inhabitants in the middle of the Caspian Sea. The island is inhabited by wild horses and buffaloes. The man decides to tame the horses and prepare them for racing.

Bavani di Sajad Ahmadbaigi
(Iran/Kurdistan 2018, 28’) – anteprima italiana
Intenso documentario che racconta di un matrimonio in una tribù di nomadi curdi nelle montagne di Zagros, nell’est dell’Iran. This intense documentary is the story of a wedding in a tribe of Kurdish nomads in the mountains of Zagros, in eastern Iran.

Waterfolks di Azadeh Bizargiti
(Iran/Kurdistan 2018, 30’) – anteprima europea

Sakineh e Sobra sono due delle tante pescatrici dell’isola di Hangam nel Golfo Persico. Ogni giorno vanno in mare per sostenere le loro famiglie. Il film presenta la loro vita quotidiana in mare e a terra. Non c’è bisogno di nessuna narrazione, perché la loro storia si racconta attraverso immagini di straordinaria bellezza. Vincitore del premio miglior corto documentario al festival Cinema Verité Tehran. Sakineh and Sobra are two of the many fisherwomen of Hangam Island in the Persian Gulf. They go to sea every day to support their families. This film is a close-up of their daily life at sea and on shore. No narration is needed as their story tells itself through stunningly beautiful images. It won best short documentary film from Cinema Verité Tehran.

High Dive di Donya Zandi
(Iran/Kurdistan 2018, 9’) – anteprima europea
Un bambino riesce a battere tutte le sue paure e il bullismo dei compagni con un salto mortale.
A child can beat all his fears and bullying of his classmates with a somersault.

Cold Candle di Navid Zare
(Iran/Kurdistan 2017, 14’) – anteprima europea
La vicina del piano di sotto si trasferisce all’improvviso. Al piano di sopra scoprono che aveva saputo di essere sieropositiva. La mattina dopo il loro figlio corre a farsi l’esame del sangue, ma trova il padre che sta già uscendo dall’ambulatorio. Lo insegue e lo vede precipitarsi a casa di un’altra donna, così scopre che il padre, infetto come lui, tradiva la moglie con almeno due donne. La sera a cena mentre il padre maltratta la madre come al solito, vorrebbe ucciderlo, ma ci ripensa perché lo ferebbe diventare una vittima. The neighbor from downstairs suddenly moves out. Upstairs they discover that she found out she was HIV-positive. The next morning their son runs for a blood test, but finds his father who is already leaving the clinic. He follows him and sees him rushing to another woman’s house, so he discovers that his father, infected like him, cheated on his wife with at least two women. In the evening at dinner while his father is abusing his mother as usual, he would like to kill him, but he give up because he would make him a victim.  Anteprima italiana 

Bystander di Sheyda Kashi
(Iran 2017, 8’) – anteprima italiana
Un anziano vive con una finestra davanti agli occhi. Vede un mondo freddo, in bianco e nero e fragile da dietro la finestra. Ma la finestra non è sempre stata lì mentre era un giovane partecipante attivo di una grande rivoluzione….An old man is living with a window in front of his eyes. He sees a cold, black and white and fragile world from behind the window. But the window was not always there while he was a young active participant of a big revolution… Anteprima italiana

Carnet de Route a Ispahan di Isabelle Eshragi
(Iran, 2018, 15’) v.o: francese, persiano, sottotitoli: italiano
Un mese dopo che l’amministrazione Trump ha annunciato le sanzioni contro l’Iran, la fotografa franco-iraniana Isabelle Eshraghi torna a Esfahan, sua città natale, polmone economico dell’Iran. La fotografa osserva la vita quotidiana della gente di Isfahan in subbuglio dopo le sanzioni: i loro dubbi sul futuro sono tanti, eppure la vita continua….. A month after the Trump administration announced sanctions against Iran, Franco-Iranian photographer Isabelle Eshraghi returned to her hometown of Esfahan, Iran’s economic centre. She observes the daily life of the people of Isfahan in turmoil after the sanctions. Their doubts about the future are many. Yet, life goes on….. Anteprima italiana alla presenza dell’autrice.

First Feature di Bentley Brown
(USA, Arabia Saudita 2018, 14’) v.o.: arabo, sottotitoli: inglese, italiano

Un anno prima della legalizzazione del cinema in Arabia Saudita, un gruppo prevalentemente femminile tenta di realizzare un lungometraggio. Nello spirito dei film d’esordio, qualcuno documenta la produzione usando la sua prima videocamera da 8 mm rimasta dall’infanzia. Lavorando in incognito, raccoglie anonimi racconti e li riunisce per formare una narrazione malinconica.
A year before the legalization of cinema in Saudi Arabia, a predominantly female team attempt to make a feature film. In the spirit of debut films, someone documents the production using his first 8mm video camera left over from childhood. Working underground, he collects anonymous accounts and brings them together to form a melancholy narration. Anteprima Italiana

Made in Palestine di Mariam Dwedar
(Palestine, Usa 2019, 7’) v.o. arabo sottotitoli italiano, inglese
Hirbawi Textile è l’unica fabbrica in Palestina che produce la tradizionale e iconica kefiah palestinese.
Hirbawi Textiles is the only factory in Palestine that produces the iconic Palestinian scarf known as the Kuffiyeh. Anteprima internazionale alla presenza della regista

Le fils du joueur di Carlos Chahine
(Lebanon, France, 2018, 15’) v.o: francese, arabic. Sottotitoli: inglese, italiano
Tornato a Tripoli, sua città natale, Karim ricorda quella domenica del settembre del 1975 quando suo nonno gli chiese di andare a prendere suo padre al bar, all’altro capo della città. Aveva solo 6 anni, ed era pochi minuti prima dell’inizio della guerra… L’ultimo cortometraggio da regista di Carlos Chaine, tra i più grandi attori e autori del cinema e del teatro libanesi.
Back in Tripoli, his hometown, Karim remembers this Sunday in September 1975 when his grandfather asked him to go get his father at the cafe, at the other end of the city. He was only 6 years old. It was a few minutes before the start of the war… Anteprima alla presenza del regista


Egitto MIX / Small Stories
Eyebrows di Tamer Ashry

(Egitto 2018, 22’) v.o. arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Qual è l’unica cosa che vorresti non fosse proibita?”, scrive Aiesha in un gruppo vicino a Facebook per i suoi coetanei che indossano il burqa. Aiesha, soprannominata dai suoi coetanei come la fata eyed haori, incontra la sua amica Sally al centro commerciale poco dopo il post. Sotto il suo burka, nasconde più del suo corpo e del suo viso, e durante l’apparentemente ordinario shopping, scopre che quello che odia di più della sua vita è proprio quello che sta sopra i suoi occhi.
“What is the one thing you wish was not forbidden?,” Aiesha posts the controversial question in a close Facebook group for her burqa-wearing peers. Aiesha, who is nicknamed among her peers as the fair eyed haori, meets her friend Sally at the mall shortly after the post. Under her burka, she hides more than her body and face, and during the seemingly ordinary shopping trip, she discovers that what she hates most about her life lays right over her eyes. Anteprima Europea

Fork and Knife di Adam Abd Elghaffar
(Egypt, 2018, 16’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Sembra una conversazione casuale tra due sconosciuti, un uomo e duna donna, che si sono appena incontrati. Si rivelano i loro segreti affrontando temi d’amore, matrimonio e infedeltà. Esplorano le loro ragioni in un dialogo molto intenso, accettano la crudeltà, il sarcasmo e i consigli matrimoniali l’uno dell’altro. Fino ad arrivare alla scelta inaspettata di rivelare tutta la verità e andarsene proprio come si sono incontrati… da perfetti estranei. Over what looks like a random conversation between two strangers who have just met; they reveal their secrets while tackling subjects of love, marriage and infidelity. They explore their reasons in a very intense dialogue, they accept one another’s cruelty, sarcasm, and marriage advice; until they reach an unexpected choice to reveal the ugly truth and they leave just the way they met… as strangers.
Anteprima Europea

FOCUS: FAIRY TALES FROM THE GULF
a cura di Laura Aimone

Al-Johara di Nora Al Subai
(Qatar 2016, 26’) v.o.: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Resa serva nella propria casa dalla sua cattiva famiglia allargata, Al-Johara riceve l’invito a un matrimonio da un vecchio amico d’infanzia. Con l’aiuto di una vicina di casa, una anziana donna eccentrica e tradizionale, Al-Johara potrebbe essere in grado di partecipare al suo primissimo matrimonio – e finalmente essere come la sue bellissime sorelle. Made a servant in her own home by her evil stepfamily, Al-Johara receives a wedding invitation from an old childhood friend. With the help of a neighbor, an eccentric, traditional old woman, Al-Johara might be able to attend her very first wedding – and finally be like her beautiful sisters. Anteprima Europea

Wonderland, a True Story di Dana Al Mojil
(Kuwait, 2011, 38’) v.o.: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Wonderland è un adattamento dei classici “Alice nel Paese delle Meraviglie ” e “Attraverso lo Specchio” di Lewis Carroll, ambientato in Kuwait. Con ironia e uno sguardo penetrante, mette in evidenza le similitudini tra la situazione sociale e politica del moderno Kuwait e quella del Paese delle Meraviglie.
Wonderland is an adaptation of Lewis Carroll’s “Alice’s Adventures in Wonderland” and “Through the Looking-Glass” that is set in Kuwait. With irony and a penetrating look, it highlights the similarities between the social and political situation in modern Kuwait and Wonderland. Anteprima Europea

Muneera di Oscar Boyson
(Kuwait, 2014, 20’) v.o.: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Tratto dal racconto del 1929 dello scrittore kuwaitiano Khalid Al Faraj, è la storia di una bellissima donna che deve soffrire per la perdita della ragione. Con la paura di essere sterile dopo essersi sposata, Muneera si affida a riti superstiziosi e alla speranza nei miracoli per scongiurare la sua disperazione. In un movimento onirico continuo tra Kuwait City e Venezia, ‘Muneera’ è un racconto ammonitore che avverte di prestare attenzione al misticismo ignorando la verità di fronte a noi. Based on the 1929 short story by Kuwaiti writer Khalid Al Faraj, this is the tale of a beautiful woman who must suffer loss to gain understanding. Fearful that she is barren after she marries, Muneera relies on superstitious rites and the hope of miracles in order to ward off her despair. Dreamily and seamlessly moving between Kuwait City and Venice, ‘Muneera’ is a cautionary tale that warns of paying attention to the mystical while ignoring the truth in front of us. Anteprima Europea